Diventare genitori per la prima volta è un’esperienza straordinaria, un viaggio che inizia molto prima della nascita del bambino e che trasforma profondamente la vita di una coppia. Come prepararsi meglio?
Questa avventura, ricca di emozioni e aspettative, porta con sé anche sfide e cambiamenti, sia sul piano individuale che di coppia. Per questo motivo, è importante prepararsi non solo alle gioie che la genitorialità comporta, ma anche ai momenti più complessi che possono emergere lungo il cammino.
“Essere genitori è imparare i punti di forza che non sapevi di avere e affrontare le paure che non sapevi esistessero.”
Linda Wooten
I cambiamenti psicologici della gravidanza
Durante la gravidanza, il corpo della madre subisce numerose trasformazioni, ma non meno importanti sono le modifiche psicologiche e emotive che investono entrambi i futuri genitori. L’attesa di un bambino può portare sentimenti contrastanti: dalla gioia all’ansia, dall’entusiasmo alla preoccupazione.
Per la madre, la gravidanza rappresenta un periodo di grande vulnerabilità ma anche di grande potenza, in cui è naturale vivere momenti di incertezza e paura ma anche di euforia e gioia. È comune domandarsi se si sarà capaci di prendersi cura del neonato, se si sarà all’altezza del nuovo ruolo. Anche per il padre, benché non coinvolto fisicamente nella gestazione, ci sono grandi cambiamenti emotivi. Il futuro papà può sentirsi escluso o in difficoltà nel trovare il proprio spazio nel processo di preparazione alla nascita.
In entrambi i casi, è importante ricordare che questi sentimenti sono normali e fanno parte della complessità dell’esperienza della gravidanza. Condividere le proprie emozioni e preoccupazioni all’interno della coppia può rafforzare il legame e aiutare a creare un ambiente di supporto reciproco.
La coppia di fronte al cambiamento
Diventare genitori per la prima volta rappresenta un cambiamento profondo e spesso travolgente per la coppia. Tra le principali difficoltà che si incontrano ci sono la gestione delle nuove responsabilità, l’equilibrio tra la vita di coppia e il nuovo ruolo genitoriale, e i cambiamenti nella comunicazione.
1. Nuove responsabilità e ruoli:
L’arrivo di un figlio comporta un improvviso aumento delle responsabilità. Prendersi cura di un neonato significa spesso dover mettere in pausa le abitudini quotidiane, affrontando ritmi di vita completamente nuovi. Questo può generare stanchezza fisica e mentale, portando i genitori a sentirsi sovraccarichi. Le notti insonni, l’allattamento, il cambio dei pannolini e le cure costanti possono far sì che il tempo per sé stessi e per la coppia sembri sparire. La divisione dei compiti diventa cruciale, ma può anche essere fonte di tensione se non viene gestita con equilibrio e comunicazione aperta.
Per questo motivo diventa fondamentale, in gravidanza, dedicare dei momenti all’anticipazione di possibili difficoltà, organizzative ed emotive. Parlarne in anticipo vi permetterà di individuare le vostre peculiarità di coppia e avere delle strategie pronte per far fronte al problema.
Chiedere alla persona che avete accanto di cosa può avere bisogno in caso di necessità è un ottimo modo per gestire in modo costruttivo possibili criticità.
2. Equilibrio tra coppia e genitorialità:
Una delle difficoltà maggiori è trovare un nuovo equilibrio tra il ruolo di coppia e quello di genitori. Prima della nascita, la relazione si concentrava sull’amore reciproco e sul tempo condiviso, ma con l’arrivo di un bambino, le priorità cambiano. È facile che la coppia, soprattutto nei primi mesi, si concentri esclusivamente sul bambino, trascurando la propria intimità e il legame personale. Questo può portare a una diminuzione della complicità e della vicinanza emotiva, rendendo difficile mantenere vivo il rapporto di coppia.
Per gestire questa possibile criticità diventa fondamentale avere una buona rete di supporto attorno: famigliari e amici, un eventuale aiuto domestico, possono essere ottime risorse per staccare anche solo per qualche momento e dedicarsi dello spazio individuale o di coppia.
3. Cambiamenti nella comunicazione:
L’esperienza della genitorialità può mettere alla prova la capacità di comunicare della coppia. Le incomprensioni, causate dalla fatica o dalle diverse aspettative su come affrontare il nuovo ruolo, possono trasformarsi in conflitti. Alcuni genitori si trovano in disaccordo su come crescere il bambino o su quali priorità dare alla vita familiare, creando tensioni che possono sfociare in frustrazione o distacco. La mancanza di tempo e di energie per dialogare apertamente può peggiorare la situazione, facendo sì che piccoli problemi si ingigantiscano.
In questi casi diventa fondamentale parlare apertamente delle proprie emozioni e fare delle richieste dirette al proprio partner. Cogliere possibili aiuti di nonni, faigliari o amici può essere un ottimo modo per decomprimere lo stress e prendersi del tempo per riflettere e rilassarsi o, anche, semplicemente dedicarsi ad altro.
4. Riscoprire sé stessi nel nuovo ruolo:
Infine, uno degli aspetti più complessi è la necessità di riscoprire sé stessi nel nuovo ruolo di genitore senza perdere la propria identità personale. Essere genitori richiede una dedizione assoluta, ma è altrettanto importante ricordare che si continua ad essere anche partner, amici e individui con sogni e passioni. Riuscire a mantenere una visione di sé complessa e sfaccettata è una sfida, ma è fondamentale per garantire l’equilibrio psicologico e la serenità familiare.
Il genitore come giardiniere: pazienza e cura, prima di tutto verso sè stessi
La persona può essere pensata come un giardiniere attento, che cura il suo orto.
Ogni angolo rappresenta un ruolo della sua vita. Il rapporto con sé stessi è il terreno fertile, che richiede cure costanti affinché tutte le altre piante possano crescere rigogliose. La famiglia di origine è un albero secolare, le cui radici affondano profondamente nel suolo, e va potata con delicatezza per preservare il suo equilibrio. Le amicizie sono fiori variopinti, che fioriscono in tutte le stagioni e portano colore al giardino. La coppia è una pianta rampicante, che cresce con il sostegno reciproco, mentre il ruolo di genitore in divenire è un giovane germoglio, fragile ma pieno di potenziale. Solo dando il giusto spazio e attenzione a ciascuna parte, il giardiniere assicura l’armonia e il benessere dell’intero orto.
Immaginare il genitore come un giardiniere aiuta a comprendere meglio il delicato ruolo di chi si prepara ad accogliere una nuova vita. Come un giardiniere si prende cura delle sue piante, offrendo acqua, luce e nutrimento, così i genitori devono creare un ambiente amorevole e sicuro per il proprio bambino.
Essere genitori non significa controllare o dirigere, ma piuttosto accompagnare e osservare. Così come ogni pianta ha i suoi ritmi di crescita, anche ogni bambino è unico e necessita di cure personalizzate, che rispettino la sua individualità. Il compito dei genitori è fornire un terreno fertile in cui il bambino possa crescere in modo sano e autonomo, senza forzare o accelerare il suo sviluppo.
Come un giardiniere esperto sa che ci saranno giorni di pioggia e di sole, periodi di prosperità e di difficoltà, anche i genitori devono accettare che il percorso della genitorialità sarà pieno di alti e bassi. Ci saranno momenti in cui tutto sembrerà fluire naturalmente, e altri in cui le sfide sembreranno insormontabili. La pazienza, la dedizione e la capacità di adattarsi alle diverse fasi del bambino sono gli strumenti fondamentali per crescere un figlio in modo sereno e consapevole.
Non dimentichiamoci, inoltre, che prendersi cura di sé è il modo migliore per essere disponibili a livello emotivo per il proprio bambino.
Il ruolo dello psicologo
In un periodo di grandi cambiamenti e sfide come quello della gravidanza e del post-parto, uno psicologo può offrire un supporto prezioso. Il percorso verso la genitorialità è spesso accompagnato da dubbi, paure e stress, e avere un professionista che possa aiutare a gestire queste emozioni può fare la differenza.
Lo psicologo può accompagnare i futuri genitori nell’esplorare le proprie emozioni, aiutandoli a elaborare i cambiamenti psicologici che stanno vivendo. Inoltre, può fornire strumenti per migliorare la comunicazione nella coppia, mediare tra le loro posizioni, trovare obiettivi comuni, gestire il conflitto e affrontare le ansie legate alla nascita e al prendersi cura di un neonato.
Essere seguiti da uno psicologo non significa che ci sia qualcosa che non va, ma piuttosto riconoscere che la genitorialità è una fase della vita così delicata e importante da richiedere una riflessione profonda. Con il giusto supporto, è possibile affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le sfide di questo nuovo capitolo della vita.
Per concludere
Diventare genitori per la prima volta è un’avventura unica e straordinaria, ma anche ricca di sfide. Prepararsi psicologicamente e emotivamente a questa nuova fase della vita è fondamentale per affrontarla con serenità e consapevolezza.
Mantenere una comunicazione aperta all’interno della coppia, chiedere aiuto quando necessario e affidarsi al supporto di uno psicologo possono essere strumenti preziosi per vivere con maggiore equilibrio e serenità questa fase così delicata.
Se al termine della lettura dovessi avere dei dubbi non esitare a contattarmi.
Dott.ssa Evelyn Bettini, psicologa.
Via Dietro le Mura B, 13 Trento